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"Sì" al casellario d'obbligo per lavorare in Svizzera - 16 Novembre 2016 - 18:24

Re: puntualizzazione
Ciao Robi lascia perdere la destra e la sinistra, in generale, ma in Italia in particolare sono solo etichette... Tu dici: "l'immigrazione ha portato molti problemi di ordine pubblico e la delinquenza straniera dilaga", va bene, se solo per questo anche il grande afflusso di meridionali negli anni 60 ha portato delinquenza, non so quanti anni hai, io sono abbastanza vecchi da ricordare Renco negli anni 70, primi 80. Ma tutto questo, cosa c'entra con i lavoratori stranieri regolari? Perchè questo sono i frontalieri, nulla hanno da spartire con gli irregolari! Poi dici: "distingua lavoratori specializzati da manovalanza generica", perchè? la maggioranza dei frontalieri sono proprio "manovalanza generica, almeno per il livello svizzero. Stiamo parlando di panettieri, giardinieri, commessi/e, operai/e, muratori, badanti, baristi, lavori che gli svizzeri non fanno. Quindi? Questi tutti a casa? Ma chi lo manda avanti il Ticino (senza contare della ricaduta economica su VCO, VA e CO)? Max lavecchia dice: "giusto e corretto il dirito di importare in casa propia personale selezionato anche a livello penale", perchè oggi non si fa? Prima di assumere qualcuno, non fanno controlli? Controlli formali e controlli informali... Quindi, tutta la faccenda del casellario, deve essere presa per quello che è, una "boutade" di un'area politica che sta "giocando" con le paure, legittime, della gente. Ma risultati? Si dimostra come il populismo serva solo per far felici qualcuno, arricchire e/o dare potera ad altri, ma che alla società, non serve a niente. I frontalieri, fino a quando varranno le attuali differenze economiche tra Italia e Svizzera (tasso di cambio, costo del lavoro, livello di tassazione,...) i frontalieri continueranno ad esserci e fare la "fortuna" della vicina Svizzera! Come vedi, Trump, la destra, la sinistra, Renzi, Hillary e compagnia cantante non c'entrano nulla in questo discorso! Saluti Maurilio

"Sì" al casellario d'obbligo per lavorare in Svizzera - 16 Novembre 2016 - 06:44

malessere generale
Forse il problema è più generale. Il frontaliere è un lavoratore specializzato e non un pregiudicato. In Svizzera come in tutti i paesi occidentali l'immigrazione ha portato molti problemi di ordine pubblico e la delinquenza straniera dilaga. Purtroppo in momenti del genere e data l'incapacità dei governi di far fronte al fenomeno i problemi si confondono. Servirebbe un sano pragmatismo che distingua lavoratori specializzati da manovalanza generica, delinquenti da gente perbene. Ma per far questo occorrono leggi ferree e controlli. E certamente non il lassismo e il permissivismo che finalmente stanno crollando sotto i colpi della vita reale. la colpa è solo degli imbelli governi occidentali che sono riusciti a far marcire una società sana in nome di multiculturalismo e assistenzialismo, abbandonando sicurezza e rispetto per le leggi. E il risultato è anche che i frontalieri da lavoratori specializzati sono diventati ratti. ..

Teatro: "Non ti pago" - 15 Novembre 2016 - 17:02

non ti pago
NOTE DI REGIA PREMESSA I "giochi di sorte" hanno origini antichissime; per correttezza di informazione, occorre dire che l'origine del gioco del lotto si può individuare a Genova, nella prima metà del Cinquecento e consisteva nello scommettere sui nomi dei cittadini candidati a cariche pubbliche. Era un gioco che prevedeva l'estrazione di cinque nomi di candidati che, su un totale di 120 possibili, sarebbero diventati Membri del Maggiore Consiglio della Repubblica. Si chiamava "giuoco del Seminario", presto ai nomi si sostituirono i numeri ed erano previsti estratti, ambi e terni. L'estrazione, con la possibilità per i vincitori di avere benefici economici significativi, avveniva due sole volte all'anno. Verso la fine del Seicento il gioco del Lotto si diffuse a Napoli, che però del gioco è, nell'immaginario collettivo, la capitale indiscussa. Indubbiamente, tutte le derivazioni relative alle indicazioni che nel sogno arrivano a chi gioca, sono di origine partenopea. Tutto ciò avvenne non senza danni. “Il lotto è il largo sogno, che consola la fantasia napoletana: è l’idea fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione felice che appaga la gente oppressa; è la vasta allucinazione che si prende le anime. […] Il popolo napoletano non si corrompe per l’acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l’acquavite di Napoli.” (da Il ventre di Napoli, di Matilde Serao 1884). Nel 1891, ne "il paese della cuccagna", la Serao prese in esame i danni morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto aveva apportato alla società napoletana: un gioco che, con la chimera di fare arricchire in beni materiali, finisce col fare perdere tutto ciò che il poveretto di turno possiede poiché egli,sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Bendata, punta tutti i suoi beni in assurde scommesse. LO SPETTACOLO Oggi, che il gioco d'azzardo patologico rovina un numero impressionante di esistenze, con continue sollecitazioni che entrano nelle case turbando e distruggendo la vita di moltissime famiglie, il "Non ti pago" di Eduardo riporta ad un mondo nel quale l'estrazione dei numeri vincenti avveniva una sola volta la settimana... un mondo quasi idilliaco, se rapportato al nostro... un mondo in cui il banco lotto di Ferdinando Quagliolo appare come un'artigianale "fabbrica dei sogni", che ingloba la vita del protagonista,che ha ricevuto in eredità dal padre la proprietà di un banco Lotto a Napoli. Ferdinando si ostina ad inseguire la fortuna interpretando nottetempo le forme delle nuvole, appollaiato sul tetto di casa insieme al fedele e squinternato Agliatiello. Ferdinando è un insieme di testardaggine, fatalismo, ottimismo, rabbia e speranza. Straordinariamente sfortunato, non ne azzecca una, ma ci riprova sempre. la moglie Concetta lo rimprovera di continuo e lui si accanisce sempre di più. la figlia Stella frequenta un giovane sfacciatamente fortunato, che appena chiude gli occhi viene visitato da defunti che gli consegnano numeri che puntualmente escono e per questo Ferdinando soffre di un'invidia che definisce "sete di giustizia". Quando il giovane Mario vince una cifra esorbitante grazie a quattro numeri che gli sono stati portati in sogno dal padre di Ferdinando, tutto si complica. "Non ti pago", dichiara il proprietario del Banco Lotto... e da lì, ricerca di giustizia umana (con l'avvocato Strummillo) e divina (con don Raffaele), tensione familiare, figlia piangente, domestica sull'orlo di una crisi di nervi, moglie alla perenne ricerca di una possibile pace, vicine di casa accusatrici, una stiratrice sognatrice a sostegno della tesi del protagonista, aiutante di casa e bottega, che cerca nel vino la soluzione a tutto o quasi, maledizioni che raggiungono il bersaglio e affliggono una desolata zia; il tutto in un crescendo paradossale che arriva a rasentare la tragedia.

"Sì" al casellario d'obbligo per lavorare in Svizzera - 12 Novembre 2016 - 14:10

Re: Casellario giudiziale
Ciao Grazia la regola varrà per tutti gli europei e non solo gli italiani, detto questo così facendo,si avrà una società sempre più esclusiva, si creano strati sociali che regrediranno esponenzialmente, ed aumenterà, povertà, ignoranza, e delinquenza di conseguenza aumenteranno reati e barriere. Io posso comprendere le motivazioni elvetiche ma come qualcuno ha sostenuto, facendo dei distinguo sul tipo di reato, ad esempio un incidente d'auto anche per una banale distrazione può macchiare il casellario, e non dimentichiamo che oggi, molti se hanno la minima occasione di fare causa per ottenere un risarcimento economico lo fanno. Escludere dalla società sempre più persone che hanno sbagliato, non è una soluzione, magari dovranno essere monitorate con più attenzione, e non potranno permettersi il lusso di continuare a sbagliare, non dimenticate che può accadere a chiunque di sbagliare, una sana collettività deve saper aiutare chi sbaglia, questo non vuol dire non debbano pagare i loro errori

Porto Palatucci? tranquilli, paga il cittadino! - 11 Novembre 2016 - 13:21

Assicurazioni
Cosa non è chiaro di questo passaggio sulla sentenza del porto? *** Entrambe le parti citate hanno chiamato in causa le proprie assicurazioni. Il giudice ha riconosciuto che quella del Comune, anche se non specifica per l’evento (era la polizza generale di responsabilità civile) dovrà garantire la somma oltre la franchigia di 15.000 euro. Quella del gestore è stata esentata perché non avendo la società comunicato la pericolosità del porto ha fatto scattare una clausola specifica. la sentenza è di primo grado, esecutiva, e le parti hanno facoltà di impugnarla. ** la cittadinanza ha avuto un danno economico? Sì, 15k di franchigia + spese legali e peritali. Il resto lo paga l'assicurazione RC comunale, a fronte di regresso. Quindi, o si riportano le cifre corrette, o si fa demagogia spiccia! Saluti AleB

Salviamo il Paesaggio Valdossola: Interconnector opzione zero - 8 Novembre 2016 - 10:47

Sempre più
Purtroppo sempre più le persone non contano nulla in questi giganteschi interessi, dove società comprano e vendono non solo prodotti ma anche i cittadini. Penso che non abbiamo scampo perché ogni giorno ci tolgono diritti (vedi referendum)con il quale non ci vogliono neanche più far votare decidono tutto loro. Purtroppo non ho ricette i cittadini non fanno più nessuna rivoluzione accettano tutto supinamente, a parte il caso TAV dove i valsusini hanno alzato la testa e combattono anche se isolati dal resto d'Italia. Se volete salvare le vostre valli vi toccherà combattere come in val Susa altrimenti soccomberete.

M5S su riqualificazione via Madonna di Campagna. - 3 Novembre 2016 - 09:49

Re: Bandiera bianca
Ciao Claudio Ramoni Le argomentazioni, se sei una persona dotata di un discreto intelletto, non sono più o meno valide in funzione dell'identità dell'interlocutore.Qui nessuno è un premio Nobel. Detto questo rispondo all'ulteriore provocazione malriuscita, di denigrare Di Maio. Di Maio ha restituito circa 200 mila euro ai contribuenti italiani in 3 anni. la cifra precisa è un po’ più alta, ma la dettaglio così: 111.986,58 euro restituiti e versati con bonifico bancario su un conto corrente della Banca di Italia per un fondo che finanzia le pmi italiane. Altri 76 mila euro non ritirati, e quindi lasciati a disposizione del contribuente non ritirando l’indennità mensile da vicepresidente della Camera, e ancora almeno 30 mila euro non utilizzati di spese di rappresentanza per quella carica erogati invece come la stessa indennità agli altri vicepresidenti che militano in altre forze politiche, vedi la stessa Morani del PD anche lei Vicepresidente, inoltre sempre di maio ha rifiutato auto blu con autista. http://tv.liberoquotidiano.it/video/-franco-bechis/11999305/franco-bechis-di-maio-rimborsi-pd-alessia-morani-giuseppina-maturani-m5s.html Ora voglio sorprenderti, i 5 stelle sono gli eletti? NO sono i detentori della verità e della moralità? NO sbagliano SI.... come tutti noi, il punto è un altro, siamo arrivati ad un livello etico e morale della politica ai piani alti ed in molti casi anche ai piani bassi, vergognoso e nauseabondo. C'è bisogno di credibilità della politica per dare speranza ed un futuro alle persone, le quali sono smarrite, hanno visto sfumare ogni punto fermo della propria vita, dal diritto alla sanità ed alla pensione dignitosa dopo una vita di sacrifici, ad un futuro in cui un giovane può ambire serenamente ad una famiglia, che prosegue più o meno le tradizioni dei propri genitori con orgoglio. I 5 stelle potranno ridare un paese normale non saprei, certo che se non si sfrutta questo momento dove la maggior parte di loro è gente sana e sincera, non avvezza ai giochi di palazzo, perderemo l'occasione della vita, con il tempo diventeranno come tutti gli altri? probabile! e questo lo si temeva fin dall'inizio, difatti per arginare i mestieranti, e contenere i mali della natura umana, esiste la regola dei 2 mandati, dopodichè non potrai avere altre cariche politiche, se vuoi aiutare lo fai come attivista, come i tanti che fanno volontariato in molti ambiti della società. é realizzabile questo disegno? in molti ci credono ed io me lo auguro. Detto questo io credo che a Verbania ci sono molte persone perbene, che militano in ogni schieramento politico, che siano anche competenti, costanti, disinteressate, obbiettive e lungimiranti molto meno,persone che fanno politica per il bene comune e non per scalare le vette partitocratiche, diventando esattamente come il politico egoista ed autoreferenziale che oggi và per la maggiore. E proprio a causa dei numeri risicati di queste persone, forse sarebbe il caso che in un piccola città come Verbania si faccia più comunità che tifoseria da stadio, e si apprezzino e si considerino le idee di chi partecipa con sincerità, indipendentemente dallo schieramento, le critiche si accettino per quel che sono, spesso saranno ingiuste, i consigli saranno a volte strampalati? Si ma se facciamo comunità con spirito costruttivo la città sarà vivibile ed invidiata, diversamente i nostri figli e nipoti avranno in eredità egoismo ed odio ed una città invivibile, e continueranno ad espatriare finchè un giorno si alzeranno recinzioni anche per loro.

Provincia: 31 ottobre uffici chiusi - 31 Ottobre 2016 - 23:31

Fine
Quindi tutto verte sulla riforma del titolo V ,e con tutti gli amministratori impegnatissimi, qualcuno casualmente avrà detto togliamo alle regioni,province e comuni, una serie di funzioni Con il nuovo testo, Passano a quella statale: il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario (salvo per gli specifici profili inerenti alla regolazione in ambito regionale delle relazioni finanziarie tra enti territoriali ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica); la previdenza complementare e integrativa; la tutela e sicurezza del lavoro; il commercio con l'estero;  l'ordinamento sportivo; l'ordinamento delle professioni; l'ordinamento della comunicazione; la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionali dell'energia. Pensiamo ad esempio all'energia, magari in Basilicata dove stanno devastando i territori, con l'estrazione del petrolio fino ad oggi lo Stato poteva imporsi attraverso la Corte Costituzionale, ma gli enti locali ricevono una compensazione anche monetaria , con la riforma non più. Potrebbe valere anche per i depositi di scorie nucleari ad esempio. la qualità ambientale è un bene pubblico locale, e, come nel caso della qualità dell’acqua potabile o della gestione dei rifiuti o di un parco pubblico locale, il livello del degrado di tali beni ricade sui residenti all’interno della giurisdizione locale. in questi casi la gestione della qualità ambientale, in capo agli enti locali, sia da preferirsi alla competenza nazionale. Aggiungiamoci un pò di complottismo. Si può ipotizzare, che il vero obbiettivo,sia quello di una PRIVATIZZAZIONE selvaggia della gestione della manutenzione stradale,o quella dell’edilizia scolastica, della sanità, della previdenza e potrei continuare. Trattati come il CETA appena approvato in Europa,ma ancora da ratificare in ogni singolo Stato Europeo (le speranze che Renzi si rifiuti temo siano mal riposte) , che permetteranno, alle società Canadesi od Americane con sede in Canada, di ingozzarsi con il banchetto della Svendita dei servizi, ratificando questo trattato o il TTIP od il TISA , dove aziende straniere possono concorrere con le nostre, applicando le loro regole ambientali,salariali e di sicurezza, senza avere una sede in Europa. Ed attraverso strumenti inseriti in queste machiavelliche macchine, distruttrici del bene pubblico e della democrazia, come gli arbitrati internazionali detti anche ISDS,strumenti con cui potranno fare causa allo stato per eventuali intralci al loro Businness. la lezione di aver firmato con leggerezza Trattati come quello di Lisbona o di Dublino non ha insegnato nulla ? Ritornando alle Province e la loro soppressione, attraverso il referendum costituzionale,io trovo molto superficiale e pericoloso, modificare così tanti articoli, diversi fra loro con un unico quesito. Più che pensare a velocizzare le leggi penserei alla loro utilità e ricaduta,più che modificare la costituzione, modificherei la visione di una società improntata al profitto ad ogni costo.

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:30

Fine
Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un caffè a testa per ogni italiano. Troppo poco per venderci il diritto di voto. Voto no perché ho letto l’articolo 70 e ho capito solo una cosa: diventa tutto più complicato. Voto no perché il cambiamento non è un bene in sé, infatti si può sempre peggiorare: come in questo caso. Voto no perché non voglio lasciare ai miei nipoti una repubblica riformata seguendo la traccia della banca d'affari JP Morgan. Voto no perché le banche d'affari e le società finanziarie che hanno truffato i risparmiatori sono tutte per il Sì. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma per estendere i diritti, non per restringerli. Per allargare la partecipazione, non per limitarla. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma con un altro metodo, in un altro contesto, da parte di un altro parlamento legittimato dal voto popolare. Voto no perché non si può tener fermo un Paese sulla riforma della Costituzione con 11 milioni d italiani che non si possono più curare. Voto no perché non si può bloccare il parlamento per mesi di fronte a una crisi economica che il governo non riesce ad affrontare. Voto no perché non tutti i modi per superare il bicameralismo sono ugualmente validi. Quello scelto è pessimo. Voto no perché ci saranno molti più conflitti di attribuzione fra camera e senato e quindi l'iter delle leggi sarà più lento, costoso e complicato. Voto no perché se camera e senato avranno maggioranze politiche diverse - come può capitare - si bloccherà tutto. Voto no perché lo statuto per le garanzie delle minoranze lo farà la maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Voto no perché il pd avendo la maggioranza in 17 regioni su 20 calcola di avere al primo giro di giostra la maggioranza assoluta dei senatori. Voto no perché hanno riempito la Costituzione di annunci e di enigmi, per esempio nessuno sa di preciso come davvero verrà eletto il senato. Voto no perché invitano in tv De Mita, D'Alema e Cirino Pomicino a fare i testimoni del No per farci credere che la partita è fra vecchio e nuovo. Voto no perché se vince il no non vince Salvini o Grillo. Vince la Costituzione. Voto no perché vogliono metterci paura con la storia della Brexit. Voto no perché non c'è nessuna relazione fra vittoria del sì e ripresa economica. Voto no perché se vince il no non ci sarà nessuna apocalisse, come vogliono farci credere per indurci a votare sì. Voto no perché il referendum riguarda la Costituzione, non le convenienze politiche di questo o quel partito, di questo o quel politico. Voto no perché non si può imputare alla Costituzione colpe che sono tutte e sole di una classe politica corrotta e incapace. Voto no perché è evidente che ci stanno fregando anche stavolta. Sempre dal profilo FB di Piero Ricca

Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 11 Ottobre 2016 - 09:34

Re: Gombloddo
Ciao Giovanni% Non si tratta di complottone, ma semplicemente di essere realisti,si cerca sempre il profitto e la visibilità ad ogni costo e subito, senza mai ponderare se nel lungo termine pagano scelte diverse, questa strada suicida la politica la segue per avere il consenso in un arco temporale di una legislatura, in simbiosi con la finanza che la persegue per arrivare con utili immediati e sempre in crescita alla chiusura dei bilanci, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, una società alla deriva con distribuzione della ricchezza sempre più sbilanciata in favore dei pochi, mentre nello specifico, a verbania attualmente il comune può fare cassa senza aumentare la tassazione diretta solo attraverso i parcheggi ed il forno crematorio entrambe i servizi pero si esternalizzano come si è usi a dire oggi, mentre i monumenti all'ego restano sul groppone di tutti, in quanto vige sempre la regola dei grandi imprenditori e politici dei miei stivali, privatizzare gli utili e socializzare le perdite

M5S su emendamenti, forno crematorio e streaming - 29 Settembre 2016 - 12:33

Pieno rispetto della volontà popolare
Forse è il caso anche qui di analizzare i risultati scaturiti dalle urne dal punto di vista politico: 6.000 SI contro i circa 18.000 NO all'abrogazione della delibera di giunta sull'esternalizzazione del forno. Si, perché se è giusto tener conto della voce degli oltre 6000 verbanesi contrari deve essere altrettanto corretto soppesare l’eloquente silenzio dei circa 20.000 che, di fatto, hanno avallato la decisione dell’amministrazione di esternalizzare il forno. E le ragioni di tale decisione, e della scelta fatta dai ¾ dei verbanesi aventi diritto al voto (dati amministrative 2014), sono queste, frutto di ricerche, analisi e valutazioni basate su evidenze e dati oggettivi: http://www.verbanianotizie.it/n604125-forno-crematorio-perche-non-andremo-a-votare.htm Pertanto affermare che non sia stata presa una decisione da parte dei cittadini verbanesi solo perché non sia stato raggiunto il quorum è a dir poco tendenzioso. In merito al quorum è forse appena il caso di ricordare che esiste un motivo ben preciso per cui lo statuto referendario lo preveda in caso di abrogazione, così riassumibile: “Il quorum viene solitamente previsto nei casi in cui si voglia evitare che un'esigua minoranza di elettori possa prendere decisioni riguardanti l'intera collettività. Per questo motivo quasi tutti gli statuti di società e associazioni prevedono quorum (a volte molto elevati) per decisioni importanti. Quindi pieno rispetto per i 6.000 NO ma non può essere una minoranza di cittadini elettori a poter decidere per l'intera collettività, piuttosto è vero il contrario.

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 14 Settembre 2016 - 22:31

Re: tutto bello ma...
Ciao Hans Axel Von Fersen io non so se "la società insubrika ha avuto la disponibilità serale non perché la piscina è satura ma per scelte politiche", ma so che la piscina dalle 16.00 alle 20.00 è sempre stata piena (almeno fino a due anni fa, poi o smesso di andarci...), poi come dici giustamente tu, ci sono i sub, la pallanuoto,...quando hai a disposizione 6 corsie, cederne 1 o 2 "...per un'ora per 3-4 allenamenti (giorni) a settimana..." non è così semplice...che poi ci siano dietro beghe, io non lo so, se lo sai tu... "Costruire un'altra piscina è un'assurdità", infatti a Baveno un privato lo ha appena fatto!!! Saluti Maurilio

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 13 Settembre 2016 - 22:23

tutto bello ma...
... Maurilio il nuoto non è il calcio dove ogni squadretta ha il suo campo. Gestire un campo da calcio costa molto poco rispetto ad una piscina. Un sacco di gesso al mese, qualche volontario che taglia l'erba col trattorino residuato bellico e passa lo straccio sui pavimenti degli spogliatoi e poche altre spese. Una piscina costa circa 1.000 euro al giorno tra personale, riscaldamento, pompe, illuminazione e quasi spesso gli incassi non sono sufficienti a pagare i costi. Alcune piscine comunali sono chiuse perché i comuni non hanno trovato nessun fesso disposto a rimetterci i soldi. Tant'è che la gestione precedente è accusata di non avere onorato degli impegni economici che aveva col comune. Avidità? Non penso. Realisticamente mancavano gli incassi. E' normale trovare nelle piscine, varie società di nuoto che si dividono gli spazi. Poi nella stessa piscina trovi i pallanuotisti e i sub. Considerando quindi tutte queste società che partecipano alle spese e gli incassi degli ingressi singoli, difficilmente si ripagano i costi. Costruire un'altra piscina è un'assurdità. Si raddoppierebbero i costi e i già scarsi incassi si dividerebbero in 2. Anche coprire la piscina esterna aumenterebbe i costi (non insignificanti) di riscaldamento. la società insubrika ha avuto la disponibilità serale non perché la piscina è satura ma per scelte politiche (diciamo così). Non penso non abbiano la disponibilità di 1-2 corsie per un'ora per 3-4 allenamenti a settimana. Il problema non è la piscina ma la gestione della piscina.

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 13 Settembre 2016 - 11:39

Re: Maurilio Maurilio...
Ciao pulcinobig siamo disallineati, mi spiace; ma se qualcuno mi chiamava, gli avrei dato immediatamente la soluzione del problema: per far allenare 9 ragazzini in un orario dalle 17:00 alle 20:00, perchè dopo è giustamente troppo tardi, togli 9 ragazzini che si stanno già allenando in quella vasca! E' la stessa soluzione da adottare se vorresti far giocare una squadra di calcio in più a Suna, Possaccio o San Francesco, ne togli una, o le diminuisci lo spazio a disposizione, che più o meno è la stessa cosa! E questo vale per basket e pallavolo! Per questo bisogna affrontare al più presto il problema alla radice! Perchè utti i giorni ci sono problemi simili. Per costruire una piscina nuova ci vuole tempo, ma se non partiamo al più presto, non arriveremo mai alla meta! All'epoca dell'amministrazione Reschigna, c'era un progetto, di copertura della piscina esterna, che sembrerebbe essere la soluzione più semplice, non ricordo come la cosa sia andata a finire... Come ho già detto, avrei apprezzato un'opposizione che affronta il problema con un approccio del tipo: "C'è un problema con la piscina, perchè invece di spendere 7mln per piazza fratelli bandiera, o altri progetti, non raddoppiamo o adeguiamo la piscina?" Da dirigente sportivo mi chiedo: come può una società di nuoto portare avanti un'attività agonistica senza avere una piscina a disposizione? Mentre la domanda che mi farei da genitore è: come posso iscrivere mio figlio ad una società, buona o cattiva che sia, che non ha un impianto a disposizione? Il dubbio, al di là della confusione e superficialità iniziale (per stessa ammissione del firmatario) dall'interpellanza e del relativo comunicato, che ci sia dietro qualcosa d'altro mi rimane...spero che (ma la mia domanda è retorica, so già che è così) Brignone e tutti gli altri si siano prestati a questo gioco per ingenuità, voglia di fare e convinzione di essere nel giusto, e spesso lo sono! Saluti Maurilio

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 13 Settembre 2016 - 00:35

Maurilio Maurilio...
Caro Maurilio, la morale della favola è che il sindaco dispone delle cose pubbliche come fossero di sua proprietà. L'interpellanza di Brignone ha sollevato un problema sacrosanto. Mancano piscine a Verbania? Non direi... Il problema non si è mai posto se non ora che il sindaco non vuole che sia concesso spazio acqua a questa società che considera politicamente nemica. Ci rimetteranno i ragazzini? Si, ma al sindaco non interessa nulla. Proprio stasera ha detto che o si fa a modo suo oppure che i ragazzi nuotino nel lago... Nel senso che lo spazio acqua non sarà concesso... PS: comunque anche l'uomo della strada dovrebbe capire che prima Brignone ha pensato al problema contingente (i ragazzi che devono nuotare) poi magari penserà a chiedere di raddoppiare la piscina, problema che ai ragazzi che devono allenarsi, (visti i tempi di realizzazione) interessa proprio poco!

Verbania sconfitta di misura - 12 Settembre 2016 - 13:36

sconfitto anche in casa
Ho ascoltato le dichiarazioni del Presidente (?) riguardo la mancata iscrizione della juniores di questa società. Mi piacerebbe capire visto che questa è la prima società calcistica della città....quale sia il ritorno in termini di crescita dei nostri giovani....

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 12 Settembre 2016 - 09:32

Re: la stampa
Caro renato brignone la morale della favola, è che a Verbania manca una piscina!!! Al di là delle beghe delle società sportive, mi permetto di dirti come avrebbe avrebbe dovuto essere il senso della tua interpellanza: "C'è un problema con la piscina, perchè invece di spendere 7mln per piazza fratelli bandiera non raddoppiamo la piscina?" invece, quella presentata ha confuso ancora di più le acque, offrendo il fianco alla maggioranza! Inoltre, il tuo ultimo commento, fa capire che dietro ci sono beghe di altra natura, dove alla fine, chi ci rimetterà, sono solo i ragazzini... Saluti Maurilio

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 11 Settembre 2016 - 16:56

la stampa
«Non è assolutamente vero che non abbiamo atleti che partecipano ai campionati regionali e italiani e che non vinciamo medaglie. Siamo pronti a smentire il sindaco mostrando le classifiche». I l presidente della società sportiva dilettantistica Insubrika nuoto, Paolo Preti, replica così al primo cittadino verbanese. Silvia Marchionini, rispondendo a un' interpellanza dei consiglieri Carlo Bava e Renato Brignone aveva dichiarato che la Ssd Insubrika non aveva un' attività agonistica così valida da giustificare la concessione di una corsia della piscina per tutte le giornate della settimana. Il sindaco aveva anche aggiunto: «Comunque gli atleti che fanno gare della Ssd Insubrika sono soltanto nove e nessuno ha vinto medaglie ai campionati regionali e nazionali. Inoltre il sodalizio non ha atleti tesserati nelle categorie che partecipano ai campionati italiani». inoltre aveva invitato Bava e a documentarsi perché avrebbero confuso gli atleti della Ssd Insubrika con quelli del Team Insubrika che, invece, «ha atleti ­ sottolinea il sindaco ­ in serie A». Specifica però Preti: «Il sindaco leggendo le classifiche non si è accorto che molti atleti tesserati dalla Ssd Insubrika partecipano alle gare regionali e nazionali con la maglia del Team Insubrika. la nostra società, come molte altre della Lombardia e del Piemonte, ha aderito, da alcuni anni, al progetto sportivo di quest' ultima. Pertanto tra i medagliati ci sono ragazzi del nostro sodalizio come Elena Preti, Eleonora Turvano, Giacomo Gambaretti e Mirco Arboritanza. Disconoscere i loro successi vuol dire fare un torto a giovani che hanno raggiunto certi risultati facendo grossi sacrifici». Conclude Preti: «Il sindaco, per assegnare spazi, non deve guardare alle medaglie ma al diritto di potersi allenare, che hanno tutti i ragazzi». Risponde il sindaco: «Non possono occupare la piscina tutti i giorni con soli venti tesserati».

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 10 Settembre 2016 - 01:43

Maurilio
Caro Maurilio, Tutti hanno bacchettato Brignone perché sembra avere scritto cose errate, quindi immagino che per bacchettarlo o uno si è documentato oppure crede ciecamente al sindaco (altrimenti prima di bacchettarlo uno chiederebbe lumi). Sul fatto che l'interpellanza è ricca di dati forse hai ragione... In effetti, campioni o brocchi che siano, resta il fatto che per contratto una società FIN deve ricevere spazio acqua adeguato... Gli errori sono stati ammessi da chi? Il sindaco gioca con le parole (insubrika team e ssd Insubrika)... Nessun errore... Il sindaco ha ritenuto la vicenda chiusa dicendo che il gestore aveva risposto concedendo lo spazio acqua (2 giorni e a quelle ore). Quindi è evidente che altre strade sono state battute prima... Forse l'uomo della strada, ogni tanto 2+2 potrebbe anche farlo da solo... Per quanto riguarda la richiesta all'amministrazione prima dell'interpellanza so per certo che il sindaco è stato interpellato più volte, ma ha risposto che il problema era risolto (come detto sopra, 2 giorni...). Sul fatto che il PD debba muoversi per mandare a qual paese questo sindaco, sfondi una porta aperta... Purtroppo non lo faranno mai. Sul perché non si è raddoppiata la piscina, ma in generale sul perché a Verbania i progetti latitano è presto detto: quando è più importante sbertucciare Brignone piuttosto che analizzare il problema vero, le cose non cambieranno mai. Tutti qua a guardare la pagliuzza buttata abilmente negli occhi, e non si vede la trave... E intanto chi comanda se la ride guardando la gente che si divide in guelfi e ghibellini. la politica diventa motivo di scontro e non di confronto e chi dirige la giostra prende le decisioni, tanto i suoi sostenitori lo sosterranno "a prescindere" e senza discutere. Per ultimo mi rivolgo al tanto citato "uomo della strada": scusa se te lo dico, ma ogni tanto l'uomo della strada dovrebbe alzare il culo e mettere in gioco la propria faccia, perché da dietro una tastiera lo sanno fare un po' tutti. Brignone sarà quel che sarà, ma almeno ci ha messo la faccia per risolvere un problema che per "giochetti degli adulti" sta mettendo in difficolta giovani atleti (campioni o brocchi che siano!). Se lui non avesse presentato l'interpellanza (giusta o imprecisa che sia) nessuno avrebbe saputo del problema.

Marchionini replica sull'Interpellanza piscine - 9 Settembre 2016 - 18:42

Brignone...
Brignone non ha scritto cavolate... Basta documentarsi un po' per vedere che c'è chi gioca sui termini. Tra l'altro, per una volta, non ha nemmeno voluto fare polemica ma solo una richiesta. Maurilio, Il dire, a prescindere, che è piena di strafalcioni significa o che sei perfettamente informato sulla faccenda, oppure che ti fidi ciecamente del parere del sindaco (io propendo per questa seconda ipotesi)... Il problema è però una altro... lasciando stare le presunte inesattezze (che inesattezze non sono, e su questo penso che a breve qualcuno più titolato di me darà risposte), il problema vero è che c'è una società associata FIN a cui, come da contratto stipulato tra comune e gestore, deve essere concesso uno spazio acqua in base alle esigenze. Se questo non viene fatto, il gestore è inadempiente... Il gestore ha risposto con una proposta che probabilmente è stata considerata provocatoria (due giorni dalle 20.30 alle 22) sia per il fatto che la maggior parte degli atleti sono minori (voi mandereste a nuotare bambini di 10 anni alle 10 di sera?) sia per il fatto che la concessione è sicuramente irrisoria rispetto alle richieste fatte (quelle dell'interpellanza). Al sindaco è stato semplicemente richiesto di vigilare sul contratto e di essere mediatore del processo, senza nessuna polemica politica (in questo si deve dare atto a Brignone di essere stato corretto). Il sindaco invece, ha voluto entrare a gamba tesa nella vicenda soffermandosi sugli aspetti formali (tra l'altro mal consigliata) invece che sul problema reale... Anche sul fatto che non sia stato richiesto un intervento dell'amministrazione prima dell'interpellanza ci sono molte cose da dire... Anzi... Solo che il sindaco ha ritenuto più che ragionevole la risposta del gestore (due giorni a settimana dalle 20.30 alle 22).
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